Gli oggetti passano,
le relazioni restano
Comunità Organizzata per Scambio Oggetti☻
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IL MANIFESTO
COSO – Comunità Organizzata per Scambio Oggetti é una comunità di persone che scelgono un consumo responsabile: riuso, riciclo, antispreco, condivisione. Considera gli oggetti come TOTEM connettori di relazioni e ispiratori di buone pratiche. Agisce attraverso gli scambi non monetari e l’uso di valute sociali complementari.
La comunità sperimenta modelli alternativi al modello economico dominante basati sulla relazione, l’autogestione, la partecipazione, la solidarietà, l’economia circolare e di prossimità.
La comunità rifiuta ogni forma di discriminazione razziale, religiosa, culturale, di genere o di specie.
E’ apolitica e apartitica. Il suo obiettivo è la ri-generazione dei legami comunitari e della partecipazione alla vita pubblica per contrastare individualismo, esclusione, emarginazione, discriminazione.
La comunità persegue obiettivi di sostenibilità integrale, ambientale e sociale. Si impegna nella ricerca e nell’attivazione di buone pratiche di sostenibilità su scala locale e quotidiana.
Wow, ma perché COSO?
Rimetti in circolazione oggetti che per te sono superflui, ma per altri possono rivelarsi utilissimi
✹
Prendi solo ciò che ti serve, per il periodo che ti serve. E’ un bel risparmio
✹
Diminuisci l’impatto ambientale della produzione e del consumo degli oggetti e aumenti il loro ciclo di vita.
✹
Entri in una comunità autogestita e autoregolamentata che impara e pratica fiducia, rispetto e buone pratiche sostenibili.
E cosa posso fare?
Leggi con attenzione il nostro REGOLAMENTO, puoi condividere scegliendo tra
Molto semplice: hai un oggetto che non usi mai e decidi di cederlo in via definitiva alla comunità.
Gli oggetti ceduti possono essere presi da chiunque faccia parte della comunità senza limiti di tempo o possono essere rimessi in circolo tra i membri stessi.
Se vuoi sapere come e dove portare le tue cose consulta la sezione Partecipa!
Bella eh, e anche ingombrante. Quante volte l’hai usata? Ecco, ad esempio puoi decidere di cederla alla comunità e generare cosí relazioni e fiducia.
Gli oggetti ceduti vengono visionati da parte dello staff COSO per accertarsi della loro integrità e funzionamento.
Sembra complesso ma non lo è: vuol dire che presti alla comunità un oggetto per un determinato periodo di tempo. Lo scambio che si genera (sia che tu dia sia tu prenda in prestito) ti permette di essere parte attiva del progetto.
Ricorda che sono solo oggetti!
Se vuoi sapere come e dove portare le tue cose consulta la sezione Partecipa!
SE METTI IN PRESTITO
- COSO è scrupoloso: assicurati delle buone condizioni, del corretto funzionamento e della conformità alle regole della comunità.
- COSO è cauto: inizia col condividere ciò che senti di poter “lasciar andare”. Sviluppa fiducia verso la comunità per rimettere in circolo sempre più oggetti.
- COSO ti affianca: se un oggetto è particolarmente importante o complesso proponi di usarlo insieme alla persona che lo ha preso in prestito.
- COSO è fiducioso ma realista: mettendo in prestito un oggetto si accetta la possibilità (remota) di un suo accidente.ma …
- COSO è diplomatico: se un tuo oggetto subisce un danno ti impegni affinché la risoluzione della relazione avvenga in modo costruttivo, comprensivo e giusto.
SE PRENDI IN PRESTITO
- COSO è responsabile: ti assumi la responsabilità di restituirlo integro e funzionante in ogni sua componente.
- COSO è umile: se un oggetto è particolarmente importante o complesso assicurati di avere le competenze necessarie ad un suo corretto utilizzo.
- COSO è perbene: se provochi un danno ad un oggetto prestato risolvi civilmente: metti a disposizione del tempo per compensare il danno recato, ricompra o ripara l’oggetto.
- COSO è sincero: se provochi un danno ad un oggetto prestato non contar balle e non fare ghosting 👻.
- COSO sa chiedere aiuto: in caso di controversia puoi chiedere ad una persona super partes di affiancarti nella risoluzione.
COSO è pieno di buon senso! Immagina cosa ti piacerebbe trovare e cosa non ti piacerebbe trovare
Nel dubbio, scrivici pure a info@progettocoso.org
Quali oggetti puoi mettere in circolo?
- Elettrodomestici e utensili da cucina
- Oggetti d’arredo o allestimenti
- Bici o altri mezzi
- Giochi e giochi da tavolo e videogiochi
- Strumenti e oggetti legati alla musica, arte, cultura
- Utensili e strumenti per il fai da te (giardinaggio, bricolage, ecc.)
- Vestiti, cappotti, valige e zaini, borse, oggetti per neonati
- Piante e talee
- Prodotti di artigianato, homemade, decorativi
Oggetti esclusi, non consentiti, a volte odiati
- Ogni forma di cibo e bevanda
- Biancheria intima e vestiti usati in pessimo stato
- Armi od oggetti chiaramente destinati a ledere persone o altre specie
- Medicine
- Oggetti i cui contenuti sono in contrasto con i nostri valori
Partecipa!
Se sei arrivat* fin qui allora è forse il momento di far parte della nostra comunità. Vieni a conoscerci a uno dei prossimi appuntamenti!
I PARTY DI COSO
27/09/2024 - @Unight
Giardini Reali di Torino (presso lo Stand del Dipartimento di Informatica dell’Università degli Studi di Torino) – dalle 17.00 alle 24.00 ca. – l lavoro sulla Web App continua! Insieme al Dipartimento, CommonsHood e FirstLife parteciperemo alla Notte delle Ricercatrici e dei Ricercatori, dove presenteremo il progetto COSO e la WebApp come casi d’uso e applicazione di tecnologie civiche digitali!
06/07/2024 - @Vivilibrôn Campidoglio
25/05/2024 - @Vivilibrôn Campidoglio
25/11/2023 - @Vivilibrôn Campidoglio
Via Musinè 5/7 (Ass. sardi Torino “A. Gramsci”) – dalle 15.00 alle 18.00 ca. – All’interno del consueto scambio e ridistribuzione gratuita di libri usati verrà attivato un presidio di scambio oggetti!
30/09/2023 - @Vivilibrôn Campidoglio
Via Musinè 5/7 (Ass. sardi Torino “A. Gramsci”) – dalle 15.00 alle 18.00 ca. – All’interno del consueto scambio e ridistribuzione gratuita di libri usati verrà attivato un presidio di scambio oggetti!
24/06/2023 - @Vivilibrôn Campidoglio
Via Musinè 5/7 (Ass. sardi Torino “A. Gramsci”) – dalle 15.00 alle 18.00 ca. – All’interno del consueto scambio e ridistribuzione gratuita di libri usati verrà attivato un presidio di scambio oggetti!
COSO @Vivilibron 24 giugno, qualche info in più sul nostro evento FB
COSO CIVIC TECH PARTY
Venerdì 01 marzo 2024 / h 18.00 – 21.00 / Centro d’Incontro, Corso Umbria, 28
La nostra piccola e tenace comunità non si ferma agli swap party! Al grido di “anziché comprare, prendi in prestito” creiamo insieme uno strumento digitale pubblico, gratuito (davvero) e co-progettato, che supporti un’economia (davvero) circolare di prossimità!
Porta con te un oggetto che vuoi mettere in prestito, il tuo tablet o lo smartphone. Grazie alla web app co-progettata dal Dipartimento di Informatica – UNITO insieme alla comunità puoi prendere in prestito ciò che ti serve! Puoi venire anche solo a curiosare (ci sarà un piccolo buffet).
E se son COSI, fioriranno!
Il nostro obiettivo é ambizioso: creare una valuta alternativa per la comunità, la “moneta” COSO. Si tratta di un processo a base blockchain che permette le transizioni delle coin (I COSO appunto). Ogni scambio o recupero oggetti genererà “COSO” alimentando le buone pratiche e le relazioni tra i membri. Grazie al gruppo Comunità e Territori Digitali del Dipartimento di Informatica stiamo co-progettando una APP (👀 vuoi venire a testarla?) per rendere tutto più facile, diffuso e democratico. Per l* più curios* stiamo anche creando qualche contenuto di approfondimento per cominciare a conoscere, davvero bene, COSO che verrà…
COSO, in pillole
COSO – Comunità Organizzata Scambio Oggetti, se siete arrivat* fin qui lo sapete, vive di simpatici bazar, chiacchiere più o meno informali, una web app per il prestito e tanta voglia di fare comunità. Ma dietro a COSO ci sono concetti, idee e pratiche spesso non semplici da individuare e capire. Ecco, ci piacerebbe raccontarvi qualcosa di più, facendola semplice. Attraverso sette video-pillole e concetti chiave, diluiti nel tempo, per digerirli meglio. Le puoi trovare sulle pagine Facebook e Instagram di APS Les Petites Madeleines o sui canali Telegram e Whatsapp dell’associazione.
TECNOLOGIA CIVICA
Cosa sono? Cosa le distingue dalle altre tecnologie? E COSO, cosa c’entra? Ce lo racconta Cristina Viano del Gruppo Territori e Comunità Digitali del Dip. di Informatica dell’Università di Torino.
Con qualche spunto interessante di approfondimento / FirstLife: il social network civico sviluppato dal gruppo di ricerca multidisciplinare “Territori e Comunità Digitali” del Dipartimento di Informatica dell’Università di Torino e co-progettato con altre realtà del territorio. Facilita e promuove l’educazione civica digitale, la cittadinanza attiva e lo sviluppo di comunità sostenibili / Small Tech: una piccola realtà indipendente e no-profit irlandese che si fonda sulle “Small Technologies”, ovvero strumenti semplici progettati per incrementare il welfare civico e umano e non per creare profitti / Magia news: Magazine de Dipartimento di Informatica dell’Università di Torino in collaborazione con la Società Italiana per l’Etica dell’Intelligenza Artificiale / Il Tascabile: articolo di Carlo Milani sull’educazione alle tecnologie conviviali contro l’omologazione e l’alienazione della tecnica.
DIGITALE PARTECIPATO
Cristina Viano ci spiega come gli strumenti digitali possono essere creati e usati in collaborazione con i vari attori di una comunità che, attraverso momenti di elaborazione e confronto, vengono coinvolti nell’ideazione e realizzazione.
Il digitale partecipato è un metodo/azione strettamente connessa (anzi, fondante) con l’universo delle tecnologie civiche e conviviali. Spiega bene Carlo Milani: “dalle lavatrici agli smartphone, abbiamo sviluppato una relazione di co-dipendenza con questi esseri. Ne siamo i padroni, decidiamo dell’accensione e dello spegnimento, dei programmi, dell’alimentazione. Ma allo stesso tempo dipendiamo dai servizi che ci offrono, siano essi panni puliti o comunicazioni rapide con amici e colleghi. Capita, che per qualche ragione la fornitura di questi servizi venga interrotta: ci accorgiamo allora, spesso con reazioni emotive scomposte, di avere una dipendenza strutturale. Per questo una soluzione non esiste, ma possono essere individuati ingredienti, spinte, direzioni per ricreare una relazione conviviale con gli esseri tecnici. È fondamentale costruire relazioni in grado di distribuire il potere conferito da questo sapere, che estingua gli esperti e materializzi la tecnologia attraverso un’attitudine, pedagogica e non, fondamentalmente hacker”. (Carlo Milano, Tecnologie conviviali, elèuthera, 2023).
VALUTA ALTERNATIVA
Cose molto complesse, ma con Irene Domenicale, del Gruppo Territori e Comunità digitali del Dipartimento di Informatica dell’Università degli Studi di Torino, ci aiuta a fare un po’ di ordine.
Con i consueti approfondimenti / RAMICS: un’associazione che collega gli elementi dell’infrastruttura accademica internazionale già esistente nel campo delle valute complementari. Oltre agli studiosi e ad altri membri della comunità accademica, l’Associazione invita anche gli operatori del settore a diventare membri / Sarafu Network: costruisce e sostiene sistemi che consentono alle comunità di creare i propri sistemi finanziari basati su beni e servizi locali. E lo fa tramite Sarafu.Network, un’applicazione open source decentralizzata che mette in contatto le persone per sviluppare i Comuni economici / Sardex: una valuta alternativa nata in Sardegna venire incontro alle difficoltà delle piccole imprese locali / Valori.it – Bitcoin, Criptovalute e Eticoin: un interessante articolo di Valori.it, testata giornalistica di Fondazione Finanza Etica, specializzata in temi di finanza etica ed economia sostenibile. L’articolo in particolare è una guida al mondo della criptovalute.
BLOCKCHAIN
Insieme ad Irene Domenicale abbiamo preparato una nuova pillola a tema Blockchain! Termine spesso associato alle criptovalute, le tecnologie blockchain possono in realtà essere utilizzate in diversi settori e per le cose più differenti… come ad esempio COSO
Con i consueti approfondimenti / Technosapiens: per approfondire il vastissimo mondo delle tecnologie blockchain / CRASH – la chiave per il digitale: interessante podcast sui rischi e le potenzialità dell’innovazione digitale in tutti i suoi diversi ambiti di utilizzo / open database of blockchain for good projects: per approfondire la Blockchain for Social Good / Ethereum: per scoprire come funziona la blockchain alla base di COSO
ATTIVAZIONE
Con Eloheh Mason, presidentessa dell’Ass. Les Petites Madeleines, parliamo di Attivazione, come abbiamo cioè costruito e stiamo mantenendo la comunità nata intorno a COSO e agli altri eventi di economia circolare di prossimità.
Con i consueti approfondimenti / Veronica Barassi, I figli dell’algoritmo. Sorvegliati, tracciati, profilati dalla nascita, Luiss University Press, 2021: un’analisi del periodo storico che stiamo vivendo e dell’influenza delle tecnologie digitali / Henry Jenkins, Culture partecipative e competenze digitali: media education per il XXI secolo, Guerini e Associati, 2010: un importante testo sulla “cultura partecipativa” e sulle potenzialità delle nuove tecnologie nell’apprendimento e nell’esercizio dei diritti di cittadinanza
LA COMUNITÀ DI COSO
Insieme a Matteo Maroni vi raccontiamo un po’ della comunità di COSO: chi siamo? Cosa ci interessa e accomuna? Per quanto piccola, ci permette di fare una cosa molto importante: cambiare mentalità, spostare il baricentro dal consumo alla condivisione.
Con i consueti approfondimenti / Marco Aime, Comunità, Il Mulino, 2019: come e quando la comunità ha smesso di essere il nostro orizzonte sociale e psicologico? Un lavoro un po’ datato ma sempre attuale del grande antropologo / Zygmunt Bauman, Voglia di comunità, Editori Laterza, 2001: Bauman esplora la nostra voglia di comunità: un desiderio quasi istintuale che torna con forza per compensare l’insicurezza di fondo del mondo globalizzato e “liquido”, caratterizzato dalla liberalizzazione, della flessibilità, dalla competitività e dall’individualismo. Ma senza abbandonarsi a facili tentativi di ricostruire modelli perduti o comunità recintate… / bell hooks, Insegnare comunità. Una pedagogia della speranza, Meltemi, 2022: impareggiabile hooks, che parte dal presupposto che gli esseri umani cambiano idea quando vivono la vicinanza e si confrontano. Così nell’ascoltare la diversità, nel discutere e nel dissentire si producono processi di apprendimento con gli altri in un dialogo che deve rimanere acceso e aperto / Ken Loach, The Old Oak, 2023